Cari futuri Improglioni,
Dico a voi, che ve ne state comodi comodi sul divano.
Che forse non sapete cosa fare il prossimo anno.
E forse farete una prova, il primo martedì di ottobre.
“Va beh, dai, mi han detto che son spigliato, ci proviamo”
E vi chiedono di presentarvi, dire perché siete lì. E fino a
lì, tutto bene. Poi però andate un po’ in panico quando vi chiedono di dirlo “come
se fossi un generale tedesco”, “come se fossi un thailandese ubriaco”, come “un
bresciano arrapato”.
Questo corso è anche per voi che andate in panico. Che fino
all’ultimo dite di non fare il saggio perché non era nei vostri obbiettivi.
Per voi che siete stati trascinati dall’amica entusiasta ma
che dopo 5 lezioni vorreste stare a casa.
Per voi che avete paura di lasciarvi trascinare in un
gruppo, perché nel gruppo non siete mai stati in grado di starci.
Per voi che durante il corso avete visto compagni “più bravi
di voi”. E allora, vedi, io non sono capace. Anche per voi, che siete
perfezionisti e se la scena non viene allora pensate di essere disastrosi.
Per quelli che, tanto fino a Gennaio sono esercizi facili,
si ride e si scherza. Poi dopo si ci fa il culo, il tuo insegnante si innervosisce
se sbagli e tu vai in panico.
E allora, che cazzo sono venuto a fare stasera, non sono in
grado. Poi sono stanco, domani mi devo svegliare presto, zio pedro santissimo.
Ma se lasciassi perdere? Ne ho già abbastanza di problemi
nella vita.
Scagli la prima pietra chi non l’ha mai pensato.
Ma cari futuri improglioni,
ci sarà qualcosa che vi terrà lì.
La risata della Marianna, che è un po’ da maschiaccio, ma
lei è così bella quando vi inviterà a festeggiare il suo compleanno. Così emozionante
a fare il suo monologo sul palco. Ero con te dentro ogni parola, non sei mai
stata sola in quel monologo, nemmeno un attimo.
E Davide che vi farà la voce incazzosa, e quasi quasi mi fa
paura. Ma Davide, sei davvero bravo e ieri sera quando hai scatenato gli
applausi ho pensato che te li sei meritati tutti, e forse ancora di più.
La Mariachiara, che ti fa effetto vederla con le sue bimbe,
una così brava e scema può anche fare la mamma? Che figlie fortunate che avrà. E
sul palco mi fai sempre pensare che vorrei essere un po’ come te.
E la Serena che si è messa a piangere quando Mirco gli ha
cantato parole d’amore, e io mi sono emozionata con te. Non tanto per le parole
in sé, ma perché hai avuto il coraggio di essere così libera in quel momento. E
ti ringrazio di avermi ricordato che qualcuno è ancora grado di farlo.
Futuri improglioni, vi auguro che ci sarà una Marianna, un
Davide, una Mariachiara e una Serena per ciascuno di voi.
Vi auguro un Fabio che si apre e racconta del rapporto tra padre
e il suo fidanzato. Emozione, ancora emozione quando ho sentito le tue parole. Grazie.
Monica, all’inizio che sbagliavi alcuni esercizi. Ma non hai mai mollato e ti
ho visto migliorare ogni volta sotto i miei occhi. Ieri sera al saggio sei
stata fantastica, davvero, mi hai strabiliato.
E vi auguro ancora una Katia che ieri sera mi ha fatto
spisciare dal ridere sul palco, mi si stringeva il cuore a vedere come le
persone ti applaudivano.
E che dire della Giulia che non ci ha mai mollato,
nonostante tutto sei tornata.
Perché futuri improglioni sappiatelo. Qualcuno potrà mollare
ma poi chi davvero ci crede torna. Grazie Giulia, quando sei tornata ho capito
che era lì con voi e con te che volevo stare.
E l’Elisa che ha sempre così tanta energia e voglia di fare,
grazie anche a te. I tuoi complimenti ieri sera mi hanno scaldato il cuore, da
te che sul palco mi trasmetti l’adrenalina.
E poi Alle, non spendo troppe parole per dirti quanto sei
stato bravo, hai tirato fuori chi sei davvero. Ma sai cosa mi ha fatto
emozionare di più? Quando ho visto che l’unica cosa che ti importava davvero
era risultare bravo agli occhi delle tue bambine. Hai toccato una corda molto
sensibile.
Cari futuri improglioni, vi auguro di essere tutti papà e
mamme così.
Mirco, che mi incanti con la tua voce, che sai essere
sorprendente e che mi fai pensare “a posto, c’è lui sul palco, siamo a posto”. Ieri
non sei stato da meno, sei nato per il palco, ti auguro il successo che ti
meriti.
Max, tu che avevi paura, tu che sei il timido, tu che il
saggio no. Invece è stato un onore per me essere sul palco insieme a te, perché
hai vinto la tua timidezza, perché mi hai fatto capire che ci hai davvero
provato, fino in fondo. E sei stato meraviglioso!
Futuri improglioni, magari vi troverete un’amica al corso. Che
voi sapete quanto vale e lei non se ne accorge mai. Se solo si potesse vedersi
con i vostri occhi! E allora durante il saggio le manderete baci a distanza,
come le tredicienni in gita a Milano Marittima. E la vostra prima scena sul
palco sarà proprio con lei, al vostro fianco. Grazie, rifarei quella scena
altre mille volte, solo per sentire la tua voce emozionata vicino a me.
Cari improglioni, vi auguro di dividere i prossimi otto mesi
di corso con il vostro compagno.
E vi auguro che vi possa rendere orgogliosi come il mio ha
fatto ieri. Sei un portento sul palco, hai scatenato le risa di 250 persone,
sei stato talmente bravo che ti avrei dato sei metri di lingua lì seduta stante
(che magari è la volta buona che gli si placa la libido, chissà..)
E poi ragazzi miei, voi che ora siete sul divano a leggere. Io
vi avviso in anticipo. Avrete un insegnante a volte scontroso, a volte troppo
diretto. Le belle volte lo avrei preso a testate. Preparatevi.
Ma preparatevi anche a guardarlo sul palco a improvvisare, e
a pensare che vorreste essere proprio bravi come lui, ma come cacchio fa? Non ci
arriverò mai a quel livello io. Preparatevi a vederlo nervosissimo il giorno
del saggio, più di voi, più di tutto e tutti. Che ansia, cazzo!!!
Ma non ha
prezzo sentire la sua voce rotta dall’emozione perché il prossimo anno non sarà
più il vostro insegnante. Perché non si aspettava il vostro regalo.
Vedi Gino, ci hai dato l’amore e l’entusiasmo per quello che
facciamo. E questo non è da tutti, questo è quello che riescono a fare solo gli
insegnanti migliori. Grazie per avere creduto in noi.
Vedete futuri improglioni, quello che spero che vi porterete
a casa, non sono solo le tecniche, i personaggi e gli applausi a fine serata. È
una famiglia nuova, un’emozione che vi farà piangere una mattina intera, è la
bellezza dell’essere cresciuti insieme a qualcuno che all’inizio era solo un
estraneo. La capacità di dimenticarsi chi si è sul palco, perché sarete uno
splendido tutt’uno.
Cari futuri improglioni,
alzatevi da quel divano, il primo martedì di ottobre c’è
qualcosa di grande e meraviglioso che vi aspetta, e voi…
ancora non lo sapete.
Buona fortuna!
Ciao Sara,
ReplyDeleteieri sera ti ho visto sul palco insieme a tutta la banda e sinceramente voglio ringraziare te e tutti gli altri per quelle 2 ore spensierate che siete riusciti a regalarmi. Siete stati bravissimi e ammetto che vi ho invidiato e avrei voluto davvero essere sul palco insieme voi… io che sono un improglione mancato…io che ho fatto la prima serata e poi ho dovuto desistere.. io che avrei voluto continuare insieme a voi perché credo che l’improvvisazione dia molto di più di quanto non si riesca a vedere dalla platea.. io che sono quel “generale tedesco” che alla prima serata si è presentato!
Bellissimo spettacolo e bellissimo post che trasuda ancora di quell’adrenalina che ci avete fatto vedere e vivere ieri sera.
Un grande grazie….
Ci vediamo ad Ottobre… :)
Ciao! io non mi ricordo di te (ho una memoria pessima, non farci caso) ma sono felice che tu sia venuto e sia stato bene!!! quello era l'obbiettivo!! a Ottobre non farti sfuggire l'occasione, non te ne pentirai!!! e grazie per le tue parole, davvero! a presto
DeleteGino mi ha segnalato questo post. Io sono un improglione del 2017-2018. Gran pezzo, confermo tutto. Il tuo post mi è piaciuto un casino.
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